Monday, May 29, 2017

Gabriele Coen Sextet - Sephirot (2017)


"Combining a deep knowledge and honest respect for tradition with a brilliant sense of drama and imagination, Gabriele Coen is making some of the most exciting, imaginative New Jewish Music out there today. At the cutting edge yet firmly rooted in history, the Gabriele Coen Sextet plays with passion, integrity and impeccable musicianship". John Zorn

“Sephirot” è il titolo del nuovo album a cui stiamo lavorando da circa due anni. Il progetto è ispirato alla simbologia dell’albero della vita secondo la Kabbalah e la mistica ebraica, un viaggio dentro la struttura del mondo divino a livello mistico, ma anche un viaggio dentro gli stati d’animo dell’essere umano. Le sephirot sono infatti i dieci principi basilari che ritroviamo sia nel mondo divino che nella psicologia umana. Sono strutturate come un grande albero e sono collegate tra loro in modo magico attraverso ventidue canali, 22 come le lettere dell’alfabeto ebraico. I loro nomi sono


Kèter (corona), o testa, si trova in cima all'albero ed è il principio di tutte le cose.

Binàh (intelligenza), il polo femminile dell’universo.

Chokhma’ (saggezza).

Chèsed (amore).

Ghevuràh (forza), l’elemento del fuoco.

Tifèret (bellezza), nel corpo umano sarebbe il centro del cuore.

Hod (splendore).

Nètzach (eternità).

Yesòd (fondamento), il luogo di tutte le emozioni.

Malkùth (il regno), la sephirot più in basso di tutte, la più vicina al mondo fisico, nel corpo umano rappresentato dai piedi.

Questo mondo magico e metafisico ha dato ispirazione a dieci brani originali dalle forti sonorità elettriche che combinano l’energia e la passione del rock con la profondità e la raffinatezza del jazz. Infatti sarà centrale il suono del fender rhodes, il mitico piano elettrico che ha caratterizzato a partire dagli anni Sessanta molta storia del rock, ma anche del jazz.

L’ispirazione insomma è quella del jazz elettrico alla Miles Davis di “Bitches Brew” e “In a Silent Way”, per intederci, fino alle sonorità attuali dell’Electric Masada e di The Dreamers di John Zorn, formazioni chiave dell’incontro tra musica ebraica e jazz elettrico.

Mi affiancano in questa impresa i miei compagni di viaggio di sempre: le stesse persone con cui ho registrato già cinque dischi molto importanti della mia vita artistica e in particolare i musicisti con cui ho coronato il sogno di vedere pubblicati i nostri lavori per la Tzadik.

Questi musicisti sono Pietro Lussu, con cui suono da quando avevo sedici anni! E Pietro è considerato anche dai musicisti uno dei più grandi pianisti italiani. Lutte Berg, eccezionale chitarrista con una doppia identità calabrese e svedese, che da sempre lo caratterizza anche musicalmente. Mentre Marco Loddo, in questo caso al basso elettrico, e Luca Caponi, alla batteria formano una ritmica muscolare oltre che raffinata.


A completare la squadra questa volta ho voluto accanto a me anche uno dei più grandi percussionisti italiani, Arnaldo Vacca, un multistrumentista eccezionale dai mille colori diversi, che è stato al fianco di grandissimi musicisti negli ambiti musicali più disparati.

In questa occasione ho voluto chiamare al nostro fianco Francesco Poeti, di una generazione più piccolo di noi, ma anche uno dei chitarristi che va per la maggiore in questo momento, con il quale ho instaurato negli ultimi anni un bel rapporto musicale, .

Non poteva naturalmente mancare Mario Rivera, il bassista degli Agricantus per intenderci, grande produttore e fonico, mio carissimo amico e collaboratore da sempre… quando registro e misso un mio disco lo voglio sempre accanto a me.

Vi chiediamo quindi di sostenerci e di essere con noi in quest’impresa per il completamento della trilogia americana!

Lo potete fare qui attraverso MUSICRAISER, la più importante piattaforma online per il sostegno progettuale ed economico agli artisti.

La cifra indicata come obiettivo minimo rappresenta solo la metà di quella realmente necessaria per la realizzazione del progetto SEPHIROT, ma per noi rappresenta la prima soglia importante per far partire il progetto.

Potete quindi diventare un tassello importante di questo nostro nuovo lavoro e per noi sarà un piacere accogliervi e condividere insieme il nostro percorso.


Gabriele Coen sax soprano
Lutte Berg chitarra elettrica
Pietro Lussu piano elettrico
Marco Loddo basso elettrico
Luca Caponi batteria
Arnaldo Vacca percussioni